Manca poco meno di due mesi alla scadenza dei trienni formativi 2014-2016 e 2017-2019 che sono stati prorogati al 31 dicembre 2021. Resta dunque ancora poco tempo per mettersi in regola con l’obbligo ECM e, stando alle recenti dichiarazioni del Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, non ci sarà una ulteriore proroga. Non solo. Sileri ha confermato anche che a partire dal 2022 si procederà con «controlli e sanzioni, che spettano agli Ordini». È lo stesso Sottosegretario ad elencare le conseguenze previste dalla legge in caso di carenza di crediti: «La norma prevede un illecito disciplinare che può andare dall’avvertimento alla sospensione, oltre ad una serie di ulteriori conseguenze che possono arrivare anche alla radiazione. È inoltre in corso di valutazione il coinvolgimento nell’ambito sanzionatorio anche delle assicurazioni professionali».
«Aggiornamento professionale opportunità per stare al passo con progressi della medicina»
Chi all’inizio del 2022 non risulterà in regola con l’obbligo formativo subirà dunque le sanzioni previste dalla norma. Sileri auspica però che «non vi sarà la necessità di arrivare fino alle sanzioni. Pur comprendendo perfettamente l’incredibile sforzo di medici e operatori sanitari, sono convinto che ognuno di loro consideri l’aggiornamento professionale come un’opportunità per stare al passo con i progressi della medicina e non come un’imposizione. L’obiettivo infatti è sempre uno solo: garantire a tutti i pazienti le migliori cure e la migliore assistenza». Quello della formazione continua, infatti, non è e non deve essere sentito da medici e professionisti sanitari come un obbligo, ma come un «dovere deontologico», sottolinea Sileri: «Senza formazione e aggiornamento professionale un medico non potrebbe fare bene il suo lavoro. Se c’è una cosa che ci ha insegnato questa pandemia, infatti, è che la formazione e l’aggiornamento rappresentano i primi e più importanti pilastri per l’attività di ogni professionista sanitario».
Speranza: «Lavorare per ripristinare un adeguato percorso che valorizzi la formazione»
«È il momento di lavorare per ripristinare un adeguato e normale percorso che valorizzi la formazione». Con queste parole il Ministro della Salute Roberto Speranza ha commentato, ai microfoni di Sanità Informazione, la fine della proroga dei trienni formativi prevista per la fine del 2021. Superata la fase acuta dell’emergenza sanitaria, quindi, che ha reso necessari e ha giustificato le proroghe e i bonus adottati negli ultimi mesi, si tornerà ad un «normale percorso formativo», perché «la formazione è fondamentale, e abbiamo bisogno che il personale sanitario sia sempre formato adeguatamente. È stata la pandemia ad averci insegnato quanto sia importante la formazione. Ci servono medici e professionisti sanitari in grado di leggere i cambiamenti sia epidemiologici che del Servizio sanitario nazionale», ha concluso.
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*Viene data la possibilità a tutti i professionisti sanitari che nel triennio 2014/2016 non abbiano soddisfatto l'obbligo formativo individuale triennale, di completare il conseguimento dei crediti con formazione ECM svolta nel triennio 2017/2019, al netto di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni. Delibera Age.na.s. del 27/09/18