La formazione continua in medicina non esiste soltanto in Italia, ma è una pratica diffusa in tutto il mondo, seppur con importanti differenze tra un Paese e l’altro. Negli Stati Uniti, ad esempio, si tratta di un sistema volontario e autoregolamentato. Non sono previste sanzioni per chi non risulta in regola ma la partecipazione ad eventi o corsi accreditati ECM permette ai medici a raggiungere quei requisiti minimi per il mantenimento dell’abilitazione professionale e delle credenziali necessarie per l'appartenenza alle società professionali di competenza. Gli Stati Uniti per primi hanno introdotto il concetto che il percorso formativo per i camici bianchi non va considerato come mero conseguimento dell’abilitazione, ma come tassello essenziale nella più generale prospettiva dell’educazione medica continua. Ciò avviene secondo criteri che possono essere diversi da uno Stato all’altro, e che vengono applicati dalle strutture sanitarie per consentire ai medici di lavorare. La ricertificazione viene inoltre richiesta da diverse specializzazioni professionali e dalle polizze assicurative viene considerata un requisito importante. E sempre negli Stati Uniti è nato il concetto, sempre più diffuso anche in Europa, di aggiornamento continuo medico non solo come dovere del camice bianco, ma anche (e soprattutto) come diritto del paziente.
In Francia lo sviluppo professionale continuo (Développement Professionnel Continu, DPC) rappresenta un obbligo per tutti gli operatori sanitari dal 2013, ma il sistema è attualmente in trasformazione. L’articolo 144 della “Loi de Modernisation de notre Système de Santé” (Legge di Modernizzazione del nostro Sistema Sanitario”), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale francese del 27 gennaio 2016, ha permesso il superamento del sistema incentrato sull’ OGDPC all’Agence Nationale du Développement Personnel Continu (ANDPC). Inizialmente, la formazione medica non era obbligatoria e non erano previste sanzioni per i medici inadempienti. A partire dal 2004, l’obbligo deontologico è diventato vincolo legale e sono state introdotte sanzioni sia finanziarie che amministrative (ma nessun medico è stato mai sanzionato). Con la riforma del 2016 l’obbligo è diventato triennale (prima il lasso di tempo in cui era necessario accumulare 250 crediti era di 5 anni).
Anche nel Regno Unito è formalmente obbligatorio per i camici bianchi partecipare a programmi di aggiornamento professionale, ma se il professionista non lo fa non rischia sanzioni. Nel corso del ciclo che, come avveniva in Francia, dura cinque anni, i medici devono acquisire 250 crediti CPD (Continuing Professional Development). Il numero minimo di crediti richiesti annualmente è di 50. È comunque possibile collezionare meno crediti, purché alla fine dei cinque anni siano stati raggiunti i 250 crediti totali. L’accesso al sistema formativo è gratuito per tutti i medici laureati o affiliati a uno dei RC del Regno Unito. Il medico di base, invece, è pagato per prendere parte ai corsi. Negli ospedali la formazione è un obbligo contrattuale.
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I corsi FAD del nostro catalogo sono accreditati dal provider ECM 2506 Sanità In-Formazione.
L'ottenimento dei crediti è subordinato al completamento dei corsi e al superamento del test finale.
*Viene data la possibilità a tutti i professionisti sanitari che nel triennio 2014/2016 non abbiano soddisfatto l'obbligo formativo individuale triennale, di completare il conseguimento dei crediti con formazione ECM svolta nel triennio 2017/2019, al netto di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni. Delibera Age.na.s. del 27/09/18