Anuptafobia: la paura di rimanere soli (ed.2024)
DESCRIZIONE DEL CORSO
L'anuptafobia è la paura intensa e irrazionale di rimanere single o di non riuscire a essere coinvolti in una relazione romantica, quindi, la paura patologica di non riuscire a trovare un partner con cui condividere la propria vita. Si verifica sia negli uomini sia nelle donne e può causare seri problemi psicologici. In ogni cultura e società ci si aspetta che l'adulto trovi un partner con cui condividere il resto della propria vita, costruendo una famiglia. La riproduzione e la formazione di una famiglia per allevare i figli rappresentano una seria pretesa sociale per l'individuo. Il successo in molte culture è rappresentato dal matrimonio e dalla famiglia e ciò impone alla persona di impegnarsi in molteplici relazioni, alla ricerca di un compagno adatto. La persona che soffre di anuptafobia non solo si cimenta nella ricerca della giusta relazione, ma ha anche difficoltà a uscire dai rapporti nocivi. L'anuptafobia, infatti, non è solo il desiderio di condividere parti della propria vita con qualcuno, ma può anche portare a un atteggiamento ossessivo. Quando il soggetto affetto da tale disturbo è esposto alla possibilità di restare “scapolo” o “zitella”, subisce un attacco di panico in piena regola. Come la maggior parte delle fobie, spesso presenta deviazioni francamente deliranti, sistematizzate e incriticabili. Le attività quotidiane del soggetto sono limitate e in alcuni casi l'ansia può portare anche alla depressione. Dal punto di vista clinico, non c'è un chiaro consenso su ciò che causa l'anuptafobia; gli approcci teorici spaziano da un disturbo dell'attaccamento a un trauma infantile o a microtraumi ripetuti, fino ad arrivare agli approcci esistenzialisti, che pongono la paura della solitudine come una delle più profonde dell'essere umano. Altri autori ritengono che una combinazione di tendenze genetiche, chimica del cervello e altri fattori biologici e ambientali potrebbe esserne la causa. Come per la maggior parte delle fobie specifiche, l'insorgenza può risiedere nel profondo dell'infanzia della persona o in fattori ambientali. Anche la genetica può giocare un ruolo fondamentale.
FINALITA' DEL CORSO
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di riconoscere i sintomi del disturbo, comprendere i principali modelli teorici in merito alla sua genesi e fornire alcune principali indicazioni sul trattamento.
CARATTERISTICHE DEL CORSO
Il corso è fruibile in formato e-book e audiolibro. Per l’ottenimento dei crediti, è necessario il superamento di un test di verifica finale on-line. I formati e-book previsti sono “ePub” e “pdf”.
OBIETTIVO FORMATIVO
Area: OBIETTIVI FORMATIVI TECNICO-PROFESSIONALI
22 - Fragilità e cronicità (minori, anziani, dipendenze da stupefacenti, alcool e ludopatia, salute mentale), nuove povertà, tutela degli aspetti assistenziali, sociosanitari, e socioassistenziali
RESPONSABILI SCIENTIFICI
Maria Cristina Gori
La dott.ssa Maria Cristina Gori si laurea in Medicina e chirurgia nel 1993 per poi specializzarsi in Neurologia e in Statistica sanitaria, prosegue laureandosi in Scienze sociali e in Scienze della formazione e conclude il suo percorso formativo universitario con la laurea in Psicologia e la specializzazione in Psicoterapia. Dal 2000 ricopre il ruolo di docente a contratto di Neurologia presso l’Università Sapienza, Polo di Latina. Dal 2014 collabora con il Centro SLA del Policlinico Umberto I per le attività di ricerca scientifica. Dal 2020 lavora presso dipartimenti di emergenza come medico di Pronto soccorso.